Quando si parla di tumori, non si può fare a meno di pensare a quanto sia importante la prevenzione. L'esito della malattia, infatti, è strettamente collegato alla tempestività della diagnosi e, spesso, è proprio la mancanza di quest'ultima a peggiorarne il decorso.
Come per tante altre patologie meno gravi, anche il cancro, se individuato in tempo, può essere curato.
A questo proposito, la scienza è sempre attiva nella ricerca di nuove soluzioni e per fortuna le buone notizie non mancano.
Esami del sangue e prevenzione
Nei mesi scorsi, per esempio, è stato sperimentato un nuovo test atto a prevenire il tumore alla prostata. Si tratta di un esame del sangue, più preciso del tradizionale Psa fin'ora utilizzato per l'individuazione di malattie legate a questo organo maschile.
L'esame, raccogliendo le proteine alterate dalla malattia, ne evidenzia i cambiamenti della struttura molecolare associati alla presenza di un tumore. In questo modo, se confermato, si andrebbe a ridurre sensibilmente il numero di biopsie praticate, evitando anche i tipici effetti collaterali ad essa collegati, come dolore, sanguinamento e il rischio di infezioni.
Le ricerche sulla sua efficacia sono state condotte su un campione di 384 uomini. Di questi, circa il 47% non ha dovuto sottoporsi a successive biopsie, solitamente necessarie dopo il test del Psa.
Anche se il numero di pazienti esaminati è ancora troppo basso, i risultati ottenuti fanno ben sperare per il futuro. Si tratta, infatti, di una vera e propria svolta della diagnostica e un netto miglioramento della capacità del personale medico di prevedere, con precisione, la presenza di tumori di grado elevato negli uomini a rischio.