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Prime scottature: quali rimedi in farmacia

Prime scottature: quali rimedi in farmacia

04 Agosto 2018

L'estate è alle porte, arrivano le prime giornate al mare e con loro le prime scottature. Spesso, infatti, presi dall'euforia di poter passare qualche ora sotto il sole, ci dimentichiamo di metterci la crema solare e, come risultato, arriviamo a casa rossi come gamberi.

Sì al sole, ma con più protezione

Un'eccessiva esposizione al sole senza la giusta protezione, può causare un'ustione della pelle, oltre a tutti gli altri danni derivanti dai raggi UV. Nella maggior parte dei casi il primo sintomo di una scottatura solare è l'eritema. Generalmente si sviluppa sulle parti più esposte come le spalle, la schiena, la pancia e il décolleté e si manifesta con arrossamento della cute, bolle, vescicole, secchezza della zona interessata, prurito e aumento della sensibilità dell'epidermide.

La prima cosa da fare in caso di eritema solare è raffreddare e disinfiammare la zona.

Impacchi calmanti alla camomilla o all'avena, idratazione con lozioni specifiche, docce fresche ed evitare di rimettersi al sole per qualche giorno, sono solo alcuni dei rimedi immediati che possono ridurre la sensazione di bruciore tipica di una scottatura. Non dimenticatevi poi, che l'idratazione deve avvenire anche da dentro. Bere tanta acqua aiuta la nostra pelle anche quando si parla di abbronzatura!

La farmacia, una vera alleata per la salute!

Ma se l'eritema è elevato e queste soluzioni non bastano? In questo caso è bene utilizzare prodotti mirati che potete trovare facilmente in qualunque farmacia, anche al mare! Eccone alcuni:

  • Farmaci antinfiammatori (FANS) a base di ibuprofene e acido acetilsalicilico, per ridurre l'infiammazione;
  • anestetici che contengono benzocaina e lidocaina, per calmare il dolore e il bruciore;
  • antibiotici, da applicare localmente e solo in caso di vescicole e bolle;
  • farmaci corticosteroidi ad azione topica, a base di idrocortisone, svolgono una funzione antinfiammatoria molto forte e devono essere prescritti dal medico.

Per l'utilizzo di tutti questi medicinali è sempre bene rivolgersi ad una farmacia, dove il personale specializzato, oltre a valutare il grado di ustione della vostra pelle, saprà indicarvi il prodotto migliore per risolvere il problema e continuare a godervi il sole estivo!

Rinforza le ossa con il sole: ecco i segreti per la tua estate di benessere

Rinforza le ossa con il sole: ecco i segreti per la tua estate di benessere

02 Agosto 2018

Ogni estate la stessa domanda: stare al sole fa bene o fa male? Tutti sappiamo che senza un'adeguata protezione possono manifestarsi dei problemi. Se ci si espone nel modo corretto, invece, diventa un potente alleato per la nostra salute, a partire dalla ossa.

I raggi solari, infatti, stimolano un elemento fondamentale nel nostro organismo, la Vitamina D, chiamata appunto "Vitamina del sole".

Una vitamina essenziale

La Vitamina D è in grado di sviluppare l'apparato osseo e dei denti, regolare l'assorbimento di calcio e fosforo nelle ossa – importante soprattutto in fase di crescita e nelle persone anziane – e di facilitare la funzione del sistema immunitario.

Livelli insufficienti di questo elemento possono portare alla nascita di disturbi e anomalie ossee come il rachitismo nei bambini, le ossa fragili tipiche dell'osteoporosi o le ossa molli come nell'osteomalacia.

Per questo mantenere la giusta quantità di Vitamina D nel corpo è fondamentale.

L'importanza delle buone abitudini

Come sempre l'alimentazione ci viene in aiuto. Trota, sogliola, salmone, pesce spada, tonno e pesce azzurro, ma anche uova, latte, fegato, cereali e le verdure verdi, sono ricchi di questa vitamina e ci aiutano a mantenerla a livelli adeguati.

Fondamentale, poi, è esporsi al sole seguendo qualche piccolo accorgimento. Ricordatevi sempre di:

  • evitare la fascia oraria tra le 12 e le 15. Durante queste ore i raggi solari arrivano in senso perpendicolare causando danni alla cute;
  • utilizzate sempre creme solari con un fattore di protezione adeguato al vostro tipo di pelle.

In caso di carenza di Vitamina D, è bene introdurre nella dieta degli integratori specifici. Il vostro farmacista di fiducia saprà quali prodotti consigliarvi, garantendovi il giusto apporto di questo importantissimo elemento.

Punture di zanzare: prevenzione e cura in farmacia

Punture di zanzare: prevenzione e cura in farmacia

31 Luglio 2018

Quando si parla d'estate, non si può non pensare ad una bella cena in terrazza o ad una passeggiata al chiaro di luna. Attenti però, il nemico numero uno delle serate estive è sempre in agguato.

Stiamo parlando delle zanzare e della continua lotta per non essere punti.

La sensazione di prurito provocato dalla puntura dell'insetto è dovuta al rilascio di istamina. La dilatazione dei vasi sanguinei che ne consegue, invece, è la causa del rossore sulla pelle. Queste punture non devono essere sottovalutate perché, in alcuni casi, possono provocare reazioni allergiche che devono essere sedate.

Prevenire e curare

Tranquilli, però, anche per le zanzare ci sono delle soluzioni.

Per prima cosa potete prevenire il loro attacco con qualche piccola astuzia:

  • mangiate frutta, verdura e yogurt che rafforzano le difese immunitarie e sono ricchi di antiossidanti (vitamina C ed E);
  • evitate di bere alcolici e birra. Anche alle zanzare piacciono e sono attirate dall'odore di chi ne fa uso;
  • montate zanzariere sulle finestre;
  • procuratevi lampade antizanzare;
  • accendete zampironi e insetticidi a base di piretro, da utilizzate esclusivamente all'aperto.

E se venite punti lo stesso?

Niente paura, la soluzione è in farmacia. Potete intervenire con:

  • creme o pomate a base di corticosteroidi che hanno una funzione antinfiammatoria. Prima di utilizzarle consultate sempre il medico;
  • antistaminici, da assumere solo su prescrizione medica;
  • spray, roll-on, lozioni, emulsioni, e gel a base di sostanze insetto-repellenti. Servono come prevenzione all'attacco dell'insetto.
Ricordatevi, quindi, che il vostro farmacista di fiducia può aiutarvi anche in questi casi, indicandovi il prodotto migliore e garantendovi delle tranquille serate estive.
Aloe vera: un toccasana per l´estate

Aloe vera: un toccasana per l´estate

28 Luglio 2018

Se si parla di piante e del loro potere curativo non si può non citare l'Aloe Vera. In passato, proprio per le sue molteplici qualità, veniva considerata una pianta magica dalle cui foglie veniva estratto un succo denso, concentrato e ricco di principi attivi. L'Aloe, infatti, ha proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, depurative, nutrienti e remineralizzanti e, soprattutto in estate quando la nostra pelle viene messa a dura prova dai raggi solari e dagli agenti esterni, diventa un rimedio essenziale per la cura della nostra cute.

Una pianta, mille benefici

L'Aloe è una vera e propria alleata per la salute. I suoi benefici sono molteplici:

  • idrata la pelle e le labbra. Grazie alle vitamine A e E contenute nelle sue foglie svolge un'azione nutriente e di protezione immediata;
  • lenisce, rinfresca i tessuti e allevia i sintomi delle bruciature. In più permette di accelerare il ricambio cellulare e la guarigione della cute;
  • previene le infezioni grazie alle sue proprietà antibatteriche;
  • protegge l'epidermide dei bambini e aiuta a lenire gli arrossamenti causati dal pannolino, dal sole e dall’acqua del mare;
  • previene la formazione di rughe e macchie solari provocate dalla troppa esposizione al sole, merito dell'azione antiossidante che permette alla pelle di mantenersi idratata e tonica;
  • aiuta a regolare le funzioni dello stomaco e dell'apparato digerente.

Per queste ragioni, prima di partire per le vostre vacanze, potete rivolgervi al vostro farmacista che saprà indicarvi il prodotto migliore a base di Aloe Vera per affrontare l'estate e le giornate di sole senza incorrere in fastidiosi problemi di salute.

Otite estiva: come proteggere vostro figlio

Otite estiva: come proteggere vostro figlio

26 Luglio 2018

La scuola è finita, arrivano le vacanze! Tuffi, giochi e immersioni, che sia al mare o in piscina i bambini sono sempre dentro e fuori dall'acqua. Divertente finché, a rovinare la festa, arriva il "nemico" numero uno dell'estate, l'otite, un'infiammazione dell'orecchio solitamente di natura infettiva.

Questo disturbo colpisce circa il 75% dei bambini durante i primi tre anni di vita. Con la bella stagione, poi, gli sbalzi di temperatura per l'aria condizionata e i bagni prolungati nell'acqua, favoriscono questa patologia, dolorosa per i più piccoli e fastidiosa per tutta la famiglia.

Come prevenire l'otite

Per assicurarvi un'estate senza imprevisti ed evitare che questo malattia colpisca il vostro bambino è importante seguire qualche piccola dritta:

  • evitate che vostro figlio trascorra troppo tempo in acqua;
  • se neonati, meglio riempire un catino di acqua dolce in cui immergerli perché l'acqua di mare, di lago o della piscina può risultare eccessivamente batterica;
  • appena uscito dall'acqua, asciugategli le orecchie delicatamente con un asciugamano;
  • evitate di utilizzare sapone, shampoo o bagnoschiuma per la pulizia delle orecchie e quando utilizzate i bastoncini per la parte interna prestate molta attenzione. La rimozione del cerume dal condotto uditivo può provocare lesioni alla cute che darebbero il via libera a infezioni e batteri;
  • in caso di formazioni di tappi, causati dall'accumulo di cerume, è necessario rivolgersi all'otorino che provvederà a rimuoverlo nel modo opportuno. Evitate il fai da te!
  • pulite sempre il naso del vostro bambino facendo dei lavaggi nasali con soluzione fisiologica.

In ogni caso, per intervenire nel modo corretto, potete chiedere consiglio in farmacia, dove il personale specializzato saprà consigliarvi il giusto trattamento per curare questa patologia e continuare serenamente la vostra vacanza.

La proteina Erk-5 innesca i tumori: a dirlo è uno studio tutto italiano

La proteina Erk-5 innesca i tumori: a dirlo è uno studio tutto italiano

24 Luglio 2018

E' tutta italiana la scoperta della proteina in grado di innescare l'attività tumorale. Si chiama ERK-5 e, agendo direttamente su di essa, si potrebbero rivoluzionare le terapie fin'ora utilizzate nella cura del cancro. Gli scienziati dell'Università di Siena ne hanno individuato un ruolo fondamentale nella proliferazione delle cellule cancerogene, dimostrando la possibilità di bloccarle.

Come spiega il professor Emanuele Giurisato, del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, in alcuni studi sperimentali si è visto come, l'assenza di questa molecola, avrebbe portato ad una riduzione dell'attività tumorale.

Come funziona?

La funzione svolta dalla proteina ERK3 sarebbe di supporto alle cellule del sistema immunitario chiamate macrofagi, già identificate come “aiutanti” dei tumori.

I macrofagi sono le cellule del sistema dei fagociti che svolgono un ruolo nelle risposte immunitarie. Da alcuni anni gli scienziati stanno studiando come agiscono nella progressione e nella malignità dei tumori.

La molecola individuata potrebbe diventare il bersaglio principale delle future cure farmacologiche anti tumorali, poiché, con la sua eliminazione, si verrebbe a creare una riduzione del numero dei macrofagi e quindi un blocco della loro azione di aiuto nella crescita dei tumori.

La sperimentazione, effettuata fin'ora sui topi, ha consentito al team di specialisti dedicati, di testare l'efficacia di questa scoperta evidenziandone dei benefici reali. Se confermata anche sull'uomo, rappresenterebbe un passo decisivo nella cura delle malattie tumorali, consentendo di costituire delle nuove strategie per terapie anti-cancro più mirate e incisive.

Ferro, un ottimo alleato nella stagione estiva

Ferro, un ottimo alleato nella stagione estiva

21 Luglio 2018

Sole, caldo, bella stagione e… fatica fisica! Spesso, anche se in vacanza o a riposo, ci sentiamo stanchi e deboli. Generalmente viene data la colpa al caldo o all'afa, ma, in realtà, una delle cause che determinano il senso di debolezza e astenia è la carenza di un minerale molto importante per il nostro organismo, il ferro.

L'importanza del ferro

Le funzioni di questo elemento sono molteplici e vanno dal trasporto di ossigeno ai tessuti, al trasferimento di elettroni nella catena respiratoria, fino all’attività dei sistemi enzimatici.

I livelli di assunzione raccomandati sono di circa 12 mg/die per gli uomini e 18 mg/die per le donne che, per via del ciclo mestruale, hanno bisogno di un apporto maggiore rispetto a quello maschile.

In estate, poi, con l'aumento delle temperature e della sudorazione, disperdiamo molte delle sostanze necessarie al buon funzionamento del nostro corpo che, quindi, devono essere reintegrate.

L'alimentazione: sempre al primo posto

Il ferro si trova in molti alimenti. Quello presente nelle proteine animali, per esempio, si assorbe più facilmente di quello dei vegetali che, invece, deve essere trasformato.

Per un apporto corretto di questo minerale si dovrebbe:

  • mangiare una volta al giorno una porzione di carne o pesce;
  • consumare due porzioni di verdura al giorno, l'ideale sono quelle a foglia verde, da condire con limone o agrumi per favorirne l'assorbimento;
  • mangiare una porzione di legumi almeno tre volte la settimana;
  • optare per pasta e pane integrali;
  • fare colazione con una porzione di cereali.

Buone notizie! Anche il cioccolato fondente contiene ferro e in più svolge un’azione positiva sull’umore.

Se l'alimentazione non basta, rivolgetevi al vostro farmacista di fiducia, che saprà consigliarvi degli integratori specifici e una dieta più equilibrata.

Magnesio e potassio: a cosa servono e come reintegrarli quando scarseggiano

Magnesio e potassio: a cosa servono e come reintegrarli quando scarseggiano

19 Luglio 2018

L'estate è alle porte, si alzano le temperature e aumenta la sudorazione. Che sia per la voglia di mettersi in forma o solo per la maggior esposizione al sole, perdere troppi liquidi può causare spiacevoli fastidi. Crampi e affaticamento muscolare sono solo alcuni dei problemi legati alla carenza di sali minerali e, in particolare, di due elementi preziosissimi per il nostro organismo: magnesio e potassio.

Entrambi sono estremamente importanti per l'efficienza del nostro sistema muscolare e cardiaco, ma ognuno ha funzioni ben precise che agisco all'interno del nostro corpo. Vediamole insieme.

Il potere dei sali minerali

Il potassio è il minerale più importante nel corpo umano tanto che viene chiamato "minerale del cuore". La sua funzione è quella di intervenire nella trasmissione degli impulsi muscolari e nervosi, regolarizzare la pressione sanguinea e migliorare sia l'attività cardiaca che le situazioni di aritmia.

Il magnesio, invece, è il primo responsabile della produzione di energia a livello cellulare e delle attività enzimatiche. In più svolge un'azione fondamentale sugli impulsi nervosi e regola il metabolismo di altri minerali come il calcio, il fosforo, lo zinco e il potassio.

La mancanza di questi due minerali può provocare fastidi che vanno dalla stanchezza all'irritabilità, fino alla confusione mentale, mancanza di coordinazione muscolare, crampi, insonnia e, in alcuni casi più gravi, anche aritmia cardiaca, disturbi digestivi e difficoltà respiratoria.

L'alimentazione ci aiuta!

Sia potassio che magnesio sono presenti in molti alimenti. Una corretta alimentazione, quindi, è in grado di garantirci il giusto apporto di queste sostanze. Bere molta acqua e mangiare in modo equilibrato cereali integrali, proteine, frutta e verdura fresche di stagione, è il modo migliore per assimilare questi due elementi.

In particolare, il magnesio, si trova nella verdura a foglia verde, nelle arance o nell'ananas, nei legumi, la frutta a guscio come le mandorle e nei semi.

Il potassio, invece, è presente in cibi come le banane, i fagiolini, i pomodori, il salmone e il pollo.

Assumere queste sostanze tramite integratori può essere una soluzione: attenzione, però, il loro eccesso nell'organismo, può causare problemi tanto quanto la loro mancanza. Per questo è sempre bene chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi come comportarvi a seconda del vostro problema.

Calvizie: un farmaco per l´osteoporosi potrebbe essere la soluzione

Calvizie: un farmaco per l´osteoporosi potrebbe essere la soluzione

17 Luglio 2018

Cosa non faremmo per avere una chioma voluminosa e bella. Maschere, balsami, sedute dal parrucchiere. I capelli sono la cornice perfetta del nostro viso. Ma cosa fare quando iniziano a cadere?

La calvizie è un problema che può colpire sia uomini che donne e si manifesta con la progressiva perdita dei capelli.

Le cause di questo disturbo possono essere molteplici. Per esempio, può presentarsi per:

  • motivi genetici, è il caso dell’alopecia androgenetica;
  • cause ormonali, come il malfunzionamento della tiroide o problemi dei livelli di testosterone;
  • problemi nutrizionali, ad esempio con la carenza di sostanze nutritive a causa di malattie come l'anoressia;
  • fattori psicologici, come stress, depressione o traumi;
  • cure chimico-farmacologiche, come chemioterapia o trattamenti antidepressivi forti.

Un rimedio inaspettato

Anche per la calvizie, però, potrebbe esserci una soluzione.

Da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Università di Manchester si è scoperto che la cura potrebbe trovarsi in un medicinale creato originariamente per combattere l’osteoporosi.

Il farmaco contiene un composto che agisce direttamente su una proteina, chiamata SFRP1, colpevole di rallentare la crescita dei capelli. Il composto, Way-316606, replica la conseguenza principale della ciclosporina A, un vecchio farmaco immunosoppressore che, inibendo la stessa proteina, aveva come effetto collaterale l'aumento della crescita di peli e capelli.

Il farmaco è già stato testato su oltre 40 campioni di follicoli piliferi di pazienti che hanno effettuato un trapianto ed è stato dimostrato come abbia avuto un effetto rilevante nella stimolazione della loro crescita.

In attesa di poter utilizzare questo rimedio, è sempre opportuno chiedere consiglio al personale specializzato e al vostro farmacista di fiducia che sapranno indicarvi i trattamenti migliori per la cura di questo disturbo.

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